economia circolare
La co-produzione di energia rinnovabile

ECONOMIA CIRCOLARE
LA CO-PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE

in secondo piano si può vedere la fuoriuscita dei gas prodotti all’interno della catasta di legna.
Per produrre il biochar AMAZZONIA si usa una tecnologia denominata pirolisi, un’evoluzione di un sistema per produrre carbone vegetale conosciuto da secoli, cioè il sistema delle carbonaie.
In molte parti del nostro territorio, nelle Alpi e negli Appennini, fino all’inizio del secolo scorso le carbonaie erano ancora molto attive. Ancora oggi, in qualche bosco se ne può trovare qualcuna.
Il principio della pirolisi rimane lo stesso delle carbonaie, la legna viene fatta “bruciare” o più esattamente degradare termicamente in presenza di un ridotto quantitativo di aria, in modo da massimizzare la conversione della legna in carbone vegetale.

in secondo piano si può vedere la fuoriuscita dei gas prodotti all’interno della catasta di legna.
Per produrre il biochar AMAZZONIA si usa una tecnologia denominata pirolisi, un’evoluzione di un sistema per produrre carbone vegetale conosciuto da secoli, cioè il sistema delle carbonaie.
In molte parti del nostro territorio, nelle Alpi e negli Appennini, fino all’inizio del secolo scorso le carbonaie erano ancora molto attive. Ancora oggi, in qualche bosco se ne può trovare qualcuna.
Il principio della pirolisi rimane lo stesso delle carbonaie, la legna viene fatta “bruciare” o più esattamente degradare termicamente in presenza di un ridotto quantitativo di aria, in modo da massimizzare la conversione della legna in carbone vegetale.
Nel caso dei moderni impianti di pirolisi, di norma viene prodotta una frazione solida, cioè il biochar, ed una frazione gassosa, composta principalmente da CO, H, CO2 e CH4. Per evitare effetti dannosi, i gas sono convogliati, raffreddati, filtrati e inviati ad un catalizzatore, che azzera le emissioni degli ossidi di azoto NOx e di altri inquinanti.
Dal raffreddamento dei gas si ha il vantaggio di poter recuperare il calore, cioè energia termica, che è di origine rinnovabile. Questa energia termica viene sfruttata per riscaldare un apposito circuito ad acqua, in modo tale che l’acqua calda prodotta possa essere utilizzata per altri usi, industriali o civili.

2 immagini del progetto del 2015 dello studio STEFANO BOERI ARCHITETTI per Liuzhou, la “Forest City” attualmente in costruzione in Cina.
Piante, alberi ed energia elettrica rinnovabile per la mobilità e gli altri fabbisogni urbani sono gli elementi principali di un futuro che non è lontano. Un futuro a cui il biochar AMAZZONIA si è già allineato.
La produzione di biochar si può ottenere anche attraverso impianti di pirogassificazione, un’ulteriore evoluzione del sistema delle carbonaie. In questi impianti lo scopo principale è lo sfruttamento delle emissioni gassose. Si opera ad una temperatura superiore ad una normale pirolisi, dell’ordine di almeno 800-900 °C, per massimizzare la produzione di gas. La resa in biochar è ridotta notevolmente, riducendone quindi i benefici della trasformazione della CO2 in C stabile. Ma si ottiene energia elettrica di origine rinnovabile. In pratica si può dire che il biochar da pirogassificazione è un co-prodotto della produzione di energia elettrica, con delle caratteristiche leggermente diverse dal biochar da pirolisi, a causa delle diverse condizioni di processo di produzione.
In conclusione, nel processo di produzione del biochar AMAZZONIA si ottiene anche energia termica di origine rinnovabile. Il tutto sfruttando scarti, cioè potature di alberi o residui di produzioni agricole, e producendo un fertilizzante valido e duraturo che può anche sostituirsi a componenti di substrati non rinnovabili come la torba.
biochar
Per informazioni e richieste tecniche
info@medenergy.it
Via Giuseppe Meda n. 28
20141, Milano
Enti principali di riferimento
ICHAR, associazione italiana per il biochar fondata nel 2009.
www.ichar.org
IBI, International Biochar Initiative, ente internazionale con sede in USA fondato nel 2006.
www.biochar-international.org
Ithaka Institute, fondazione internazionale non-profit con sede principale in Svizzera e uffici in USA, Nepal e Australia.
www.ithaka-institute.org