IL BIOCHAR AMAZZONIA
COSA FA E COSA È

COSA FA E COSA È
IL BIOCHAR AMAZZONIA

Il biochar AMAZZONIA è un materiale carbonioso che si ottiene da fonti rinnovabili quali legna da potature di alberi e da scarti agricoli come semi, noccioli e gusci di frutta. Un fertilizzante ottenuto con un processo produttivo sostenibile a bassissimo impatto ambientale che permette la co-produzione di energia rinnovabile.
fertilizza il suolo come la natura
Il biochar AMAZZONIA riproduce fedelmente il carbone vegetale naturale che la natura crea con le eruzioni vulcaniche. Quando la lava incontra le piante, le brucia in assenza di aria, carbonizzandole. Le aree intorno ai vulcani sono sempre estremamente fertili soprattutto per la presenza di materiale carbonioso nel suolo, che consente un miglioramento duraturo della fertilità del suolo stesso.



SOPRA: diversi ingrandimenti al microscopio elettronico mostrano le microcavità presenti nel biochar
Una spugna che conserva acqua e rende meno compatto il terreno
Il biochar AMAZZONIA è altamente poroso e leggero. In ogni suo grammo vi sono microcavità che hanno superfici interne per 200-300 metri quadrati. Praticamente la superficie di un grande appartamento in un singolo grammo di biochar. La pioggia e l’acqua di irrigazione vengono trattenute nelle innumerevoli cavità del biochar, offrendo alle piante utili riserve idriche per i periodi di siccità. L’elevata porosità del biochar AMAZZONIA aumenta la porosità del suolo, riducendone la densità apparente. Migliorano così i rapporti suolo-acqua-aria, e si ha una migliore aerazione del terreno.
Trattiene i nutrienti dalle piogge e dall’irrigazione
Il biochar AMAZZONIA ha un’elevata Capacità di Scambio Cationico, che comporta una sensibile riduzione dei fenomeni di dilavamento del suolo e quindi una minore perdita dei nutrienti, in particolare azoto, calcio, magnesio e potassio. Le piogge o l’irrigazione non si portano via gli elementi nutritivi che rimangono così a disposizione delle radici delle piante.
Riduce l’acidità del terreno
Il biochar AMAZZONIA è alcalino, con un pH di norma tra 10 e 11. Miscelandolo al terreno riduce l’acidità del terreno, consentendo un migliore sviluppo alle piante che non amano un terreno acido.
Un habitat ideale per i microrganismi utili al suolo
A livello microbiologico si hanno i vantaggi più interessanti. Nel terreno miscelato con il biochar AMAZZONIA si ha una forte crescita di microrganismi benefici, quali micorrize, funghi e batteri. Questi, sviluppandosi in simbiosi con l’apparato radicale della pianta, ne promuovono la crescita e la fortificano, in una sorta di volano positivo e duraturo. Con un apparato radicale più sviluppato e micorrizato, per la pianta si hanno importanti vantaggi: aumenta la capacità di assorbimento di acqua e nutrienti, si ha una maggiore resistenza alla siccità e a livelli di salinità elevati, e si verifica anche un effetto barriera nei confronti di microrganismi dannosi per la pianta.

SOPRA: Le sottili ife di una micorriza arbuscolare. Queste ife si sviluppano nel terreno anche 100 o 200 volte in più delle radici della pianta ospite, potenziandola. Circa l’80% delle piante di interesse agrario, se sane, ospitano le micorrize arbuscolari.

Il biochar AMAZZONIA è un materiale carbonioso che si ottiene da fonti rinnovabili quali legna da potature di alberi e da scarti agricoli come semi, noccioli e gusci di frutta. Un fertilizzante ottenuto con un processo produttivo sostenibile a bassissimo impatto ambientale che permette la co-produzione di energia rinnovabile.
fertilizza il suolo come la natura
Il biochar AMAZZONIA riproduce fedelmente il carbone vegetale naturale che la natura crea con le eruzioni vulcaniche. Quando la lava incontra le piante, le brucia in assenza di aria, carbonizzandole. Le aree intorno ai vulcani sono sempre estremamente fertili soprattutto per la presenza di materiale carbonioso nel suolo, che consente un miglioramento duraturo della fertilità del suolo stesso.



SOPRA: diversi ingrandimenti al microscopio elettronico mostrano le microcavità presenti nel biochar
Una spugna che conserva acqua e rende meno compatto il terreno
Il biochar AMAZZONIA è altamente poroso e leggero. In ogni suo grammo vi sono microcavità che hanno superfici interne per 200-300 metri quadrati. Praticamente la superficie di un grande appartamento in un singolo grammo di biochar. La pioggia e l’acqua di irrigazione vengono trattenute nelle innumerevoli cavità del biochar, offrendo alle piante utili riserve idriche per i periodi di siccità. L’elevata porosità del biochar AMAZZONIA aumenta la porosità del suolo, riducendone la densità apparente. Migliorano così i rapporti suolo-acqua-aria, e si ha una migliore aerazione del terreno.
Trattiene i nutrienti dalle piogge e dall’irrigazione
Il biochar AMAZZONIA ha un’elevata Capacità di Scambio Cationico, che comporta una sensibile riduzione dei fenomeni di dilavamento del suolo e quindi una minore perdita dei nutrienti, in particolare azoto, calcio, magnesio e potassio. Le piogge o l’irrigazione non si portano via gli elementi nutritivi che rimangono così a disposizione delle radici delle piante.
Riduce l’acidità del terreno
Il biochar AMAZZONIA è alcalino, con un pH di norma tra 10 e 11. Miscelandolo al terreno riduce l’acidità del terreno, consentendo un migliore sviluppo alle piante che non amano un terreno acido.
Un habitat ideale per i microrganismi utili al suolo
A livello microbiologico si hanno i vantaggi più interessanti. Nel terreno miscelato con il biochar AMAZZONIA si ha una forte crescita di microrganismi benefici, quali micorrize, funghi e batteri. Questi, sviluppandosi in simbiosi con l’apparato radicale della pianta, ne promuovono la crescita e la fortificano, in una sorta di volano positivo e duraturo. Con un apparato radicale più sviluppato e micorrizato, per la pianta si hanno importanti vantaggi: aumenta la capacità di assorbimento di acqua e nutrienti, si ha una maggiore resistenza alla siccità e a livelli di salinità elevati, e si verifica anche un effetto barriera nei confronti di microrganismi dannosi per la pianta.

SOPRA: Le sottili ife di una micorriza arbuscolare. Queste ife si sviluppano nel terreno anche 100 o 200 volte in più delle radici della pianta ospite, potenziandola. Circa l’80% delle piante di interesse agrario, se sane, ospitano le micorrize arbuscolari.
biochar
Per informazioni e richieste tecniche
info@medenergy.it
Via Giuseppe Meda n. 28
20141, Milano
Enti principali di riferimento
ICHAR, associazione italiana per il biochar fondata nel 2009.
www.ichar.org
IBI, International Biochar Initiative, ente internazionale con sede in USA fondato nel 2006.
www.biochar-international.org
Ithaka Institute, fondazione internazionale non-profit con sede principale in Svizzera e uffici in USA, Nepal e Australia.
www.ithaka-institute.org